Si tratta di una funzione sensoriale fondamentale, presente fin dalla nascita. Il neonato possiede un ventaglio di abilità visive ben definite: ad esempio, è capace di fissare ed inseguire un bersaglio già dalle prime ore di vita.
Questo è vero anche per i bimbi nati pretermine, che mostrano una capacità visiva apprezzabile fin dalla 31a settimana di età gestazionale.
Quali informazioni la valutazione visiva può darci sulla salute del bambino e quali sono gli strumenti a disposizione dei professionisti?
La visione neonatale ha un’importanza primaria in ambito clinico: esprime una componente fondamentale dello stato neurologico globale del neonato. La sua valutazione sin dall’ età precoce e il suo monitoraggio nel corso della crescita possono fornirci preziosi indizi sulla maturazione del sistema nervoso centrale.
Lo studio della visione del neonato è in continua evoluzione e coinvolge numerose figure professionali che operano in rete in ospedale e sul territorio.
In questa rubrica parleremo di come la visione può essere valutata nella pratica clinica attraverso l’osservazione da parte di un operatore con test visivi. In un secondo momento, conosceremo il ruolo fondamentale della risonanza magnetica nello studio della struttura del cervello e di quelle aree che sono considerate di maggiore interesse perché coinvolte nella visione del neonato. Infine, comprenderemo come le conoscenze scientifiche mettano in relazione tra loro questi dati funzionali e strutturali.
Qual è il ruolo della visione nello sviluppo successivo del bambino?
Rappresenta lo strumento con il quale conosciamo noi stessi e l’altro, entriamo in relazione con il mondo, ci orientiamo nello spazio, ci proiettiamo verso l’ignoto. Certo, non è l’unico canale sensoriale di cui disponiamo, ma indubbiamente è uno dei più importanti: esso dialoga con gli altri sensi per raccogliere informazioni e dare alla nostra mente un’immagine della realtà: la visione “unifica l’esperienza”.
Possiamo facilmente intuire quanto per un bambino sia fondamentale disporre di una corretta funzione visiva per crescere armoniosamente in tutte le sue capacità: la conoscenza del proprio corpo, il controllo del movimento, la relazione con gli altri, la memoria e l’apprendimento…
Che cosa possiamo fare nella vita di tutti i giorni per promuovere la visione del nostro bambino?
Il cervello del bambino è dotato di un’estrema plasticità, enorme potenziale che possiamo “nutrire” sin da subito. Aiutare al meglio il bambino richiede un vero e proprio lavoro di squadra che coinvolge, da una parte, i terapisti e tutti gli specialisti che si occupano di visione e, dall’altra, genitori, nonni, tate… Per questo proporremo informazioni e semplici accorgimenti che possono essere messi in pratica a casa nei vari momenti della giornata, con l’obiettivo di creare un ambiente motivante per il piccolo. Promuovere la funzione visiva del bambino è un passo fondamentale per permettere la maturazione di tutte le sue funzioni e per metterlo nelle condizioni di esprimere “il meglio di sé” nel suo percorso di crescita.
Dott. Simone Strano e Dott.ssa Michela Bassi