La prematurità colpisce il 7-10% della popolazione dei nuovi nati ed è una realtà diversa da un bambino all’altro. Può considerarsi prematuro (o pretermine) ogni nato con meno di 37 settimane di gestazione. Oggi, grazie alle cure perinatali, l’aspettativa di vita ha inizio a partire dalle 23 settimane di gestazione.
Come può vedere un bimbo nato pretermine?
Diversi studi hanno cercato di approfondire questo affascinante argomento. In particolare, il gruppo della dott.ssa Ricci (Policlinico Gemelli di Roma) & colleghi ha utilizzato su bambini nati ad un’età gestazionale compresa tra le 25 e le 35 settimane una batteria di valutazione che analizza diverse abilità visive del neonato (descritta nell’immagine e negli articoli precedenti). I risultati hanno dimostrato che la performance visiva può essere valutata attendibilmente a partire dall’età di 31 settimane di età gestazionale, anche per quanto riguarda gli items più complessi (1).
Come sono stati condotti gli studi a riguardo?
L’evoluzione è stata studiata confrontando, negli stessi bambini, i risultati del test visivo eseguito prima a 35 settimane di età gestazionale con quelli ottenuti riesaminandoli successivamente all’età corretta del termine (40 settimane); inoltre, questi risultati a 40 settimane nei nati pretermine sono stati comparati con quelli dei nati a termine.
Quali considerazioni possiamo trarre da questi confronti?
I nati a termine e pretermine hanno rivelato importanti differenze tra le due popolazioni, che hanno permesso di distinguere diverse abilità visive (2).
I movimenti oculari e gli inseguimenti più complessi (lungo traiettorie verticale e ad arco), sono più maturi nei nati pretermine rispetto ai nati a termine: ciò suggerisce che queste abilità visive migliorino grazie all’esperienza precoce (compresa quella vissuta nell’incubatore).
L’acuità visiva e l’attenzione alla distanza, invece, si dimostrano più mature nel nato a termine, suggerendo che queste funzioni dipendano più dalla maturazione legata all’ età gestazionale che dal tempo trascorso fuori dall’utero materno.
Da che cosa dipendono queste differenti evoluzioni? Che differenze ci sono tra i vari periodi della prematurità, e come si ripercuotono sulla visione?
Troverete le risposte a queste domande nei prossimi episodi di “Looking for Vision”!
Bibliografia:
Dott. Simone Strano e Dott.ssa Michela Bassi
- D. Ricci et al, Early assessment of visual function in preterm infants: How early is early? Early Human Development 86 (2010) 29–33
- D. Ricci et al, Visual Function at 35 and 40Weeks’ Postmenstrua lAge in Low-Risk Preterm Infants, PEDIATRICS Volume122, Number 6, December 2008