Ricerca sul metodo PIOMI: le prime esperienze dei genitori

E’ quasi un anno che la ricerca sul metodo PIOMI va avanti, e possiamo dire che le prime sensazioni sono incoraggianti ed entusiasmanti!

I bambini che hanno preso parte allo studio hanno accettato le stimolazioni senza mostrare segni di stress o instabilità e hanno reagito molto positivamente con risposte via via più forti e mature col passare dei giorni e col procedere delle stimolazioni. E’ stato entusiasmante notare i cambiamenti che hanno riguardato la bocca. Da situazioni di scarsa mobilità o addirittura immobilità, dovute al necessario utilizzo prolungato di supporti respiratori e sondino naso-gastrico, pian piano si sono sviluppate risposte sempre più vivaci, ai tocchi, pressioni e sfioramenti previsti dal PIOMI. Analizzeremo i risultati definitivi solo quando si sarà raggiunto il numero stabilito di pazienti.

Genitori fantastici

Ancor più entusiasmante è stato poter insegnare le stimolazioni ai genitori. Si sono messi in gioco nonostante i timori e le paure! Timore che le stimolazioni potessero affaticare i loro piccoli…timore all’idea di dover inserire un mignolo nella bocca dei loro bambini, dito all’apparenza cosi piccolo, ma che a confronto della minuscola bocca con cui si ha a che fare…diventa enorme! coinvolti, presenti, attenti e emozionati ad ogni traguardo raggiunto dal loro bambino!

In questi video raccontano la loro esperienza:

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Celeste

Il 6 marzo 2021 abbiamo fatto un banale test di gravidanza e abbiamo scoperto con grande gioia che c’era una nuova vita nelle nostre vite. La gravidanza era stata perfetta, a parte le nausee che se ne sono andate verso i 5 mesi di gestazione. Tutto è cambiato il giorno 16 ottobre 2021. Era un sabato mattina, dovevamo fare quest’ultimo controllo ginecologico pre parto, e poi ci saremmo fatti una bella gita per il weekend.

Quel giorno abbiamo imparato che non avremmo più preso appuntamenti per visite di sabato, poichè è stato il weekend più lungo della storia. Al controllo il ginecologo si è subito accorto che qualcosa non andava, ci spiega che è qualcosa riguardante i ventricoli cerebrali.

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